Dopo il rilascio della versione GM, il lancio della versione definitiva al grande pubblico è alle porte. Scopriamo quali sono i problemi più comuni e come risolverli.
l bimestre settembre/ottobre è particolarmente caldo per Apple, sia sul fronte Hardware che Software. Il lancio dei nuovi iPhone e iPad ha catalizzato le attenzioni principali e gli aggiornamenti di iOS 13 sono stati caratterizzati da qualche problema di gioventù, rapidamente corretto da Apple. Anche la versione finale di macOS Catalina è finalmente disponibile a tutti: dal momento che il Mac è per molti professionisti uno strumento di lavoro cardine, la cautela è d’obbligo e una guida alla risoluzione dei problemi noti può essere particolarmente utile.
Rispetto ai vari Mojave, High Sierra o precedenti, Catalina porta con se molte novità:
Può capitare che durante il processo di installazione (e nel caso di alcune configurazioni può essere anche molto lungo), la procedura si blocchi senza apparente ragione. In tal caso consigliamo di provare ad installare Catalina tramite la modalità sicura di macOS. È sufficiente spegnere del tutto il Mac (eventualmente anche forzandone lo spegnimento tenendo premuto a lungo il tasto di accensione) e riaccenderlo tenendo premuto il tasto Maiuscole. Questo darà accesso alla modalità sicura, una particolare procedura di avvio che esclude tutte le estensioni e i plugin non appartenenti al sistema operativo. Una volta entrato in modalità sicura, sarà sufficiente eseguire di nuovo il programma di installazione di Catalina.
Forse non tutti sanno che, durante la procedura di installazione di macOS, basta premere “Comando + L” per controllare se è ancora attivo e il tempo residuo prima del completamento.
Nel corso degli ultimi giorni sono emerse dei blocchi nella schermata “Configura il tuo Mac…”. Abbiamo spiegato in questo articolo, che è sufficiente riavviare forzatamente il Mac per risolvere il problema.
Può capitare che nemmeno in modalità sicura sia possibile installare Catalina. Spesso succede a causa del limitato spazio su disco disponibile, dato che Catalina arriva ad occupare anche 30GB di spazio su disco. Una soluzione può essere quella di liberarsi dai local snapshot di time machine. Questi sono backup locali che macOS automaticamente esegue e che vengono riversati su un disco Time Machine quando questo viene connesso.
È sufficiente aprire il terminale e digitare
tmutil listlocalsnapshots /
per ottenere un elenco dei local snapshot presenti sul disco. I nomi appariranno nel formato com.apple.TimeMachine.2019-10-03-212453.local. Sarà ora necessario digitare il comando sudo tmutil deletelocalsnapshots seguito dalla data dello snapshot da eliminare. Ad esempio:
sudo tmutil deletelocalsnapshots 2019-10-04-104240
Il terminale darà conferma con Deleted local snapshot ‘2019-10-04-104240’ e lo spazio tornerà quindi disponibile.
Sidecar è probabilmente la funzionalità più interessante introdotta in Catalina, ma è utilizzabile solo su alcuni Mac / iPad. Se il tentativo di connessione all’iPad si conclude con il messaggio “Errore Sidecar: servizio non supportato“, è probabile che l’iPad non sia aggiornato ad iPadOS 13, oppure che l’hardware non sia supportato.
Sono tutti i modelli che supportano la Apple Pencil, ovvero:
Se il Mac è precedente al 2015, esiste comunque una soluzione alternativa per abilitare Sidecar, sempre tramite l’amico Terminale. Basta inserire il seguente comando:
defaults write com.apple.sidecar.display allowAllDevices -bool YES
Purtroppo questa combinazione non sempre funziona, ma vale la pena provarci.
Lo abbiamo già segnalato in un articolo dedicato, ma è utile ricordarlo anche in questa sede: macOS Catalina non supporta più le app a 32 bit. Apple ha eliminato gradualmente il software a 32 bit negli ultimi 10 anni e macOS Mojave è l’ultimo che supporta questa tecnologia.
Non esistono workaround: le applicazioni a 32 bit vanno o aggiornate o rimosse. Fortunatamente il parco app per Mac è comunque non solo di alta qualità ma anche molto vasto, non sarà quindi difficile trovare valide alternative. Ultima opzione, il downgrade da Catalina a Mojave.
In macOS Catalina 10.15, può capitare di vedere alcune icone delle app scomparire a seguito di un clic sul collegamento Applicazioni nella barra laterale del Finder. Questo accade se si è utilizzato l’Assistente Migrazione per spostare i propri dati.
Se non è possibile accedere a Internet dopo aver installato macOS Catalina beta, potrebbe essere colpa di una diffusa app di firewalling, Little Snitch. Vale la pena quindi disinstallarla oppure aggiornare all’ultima nightly beta, compatibile con Catalina.
Qualora i problemi riguardino la connettività bluetooth, si può provare a reimpostare le preferenze di connessione di macOS:
Dopo il rilascio di macOS Catalina, si potrebbe visualizzare il messaggio “Impossibile connettersi a iCloud” durante la creazione di un nuovo documento di Pages, Numbers o Keynote in una cartella condivisa: dovrebbe essere sufficiente chiudere il documento e riaprirlo per risolvere il problema. Altri problemi legati ad iCloud che potrebbero presentarsi sono:
Una diffusa utility per la lettura/scrittura di unità esterne su macOS in formato NTFS è Paragon NTFS che è stato appena aggiornato alla versione 15 con il pieno supporto a Catalina.
Qualora si volesse ripiegare su app freeware, consigliamo Mounty, davvero molto semplice da usare.
Alcune persone si lamentano che Catalina manifesta palesi rallentamenti rispetto a Mojave, oltre a far surriscaldare il computer e provocando un significativo battery drain.
Troppi elementi non necessari all’accesso abbassano le performance del Mac, sopratutto se è dotato di poca memoria. Basta quindi disabilitare quelle non strettamente necessarie:
Passaggio 1: fare clic sul logo Apple nell’angolo in alto a sinistra e selezionare Preferenze di Sistema .
Passaggio 2: scegliere Utenti e gruppi nel menu e fare clic sul proprio account nella barra laterale di sinistra.
Passaggio 3: fare clic su Elementi login nella colonna di destra per visualizzare un elenco di programmi che si avviano automaticamente all’accensione del Mac.
Passaggio 4: selezionare più software possibile e fare clic sul pulsante meno (-) nella parte inferiore di questa finestra.
Il ripristino del System Management Console (SMC) è una soluzione spesso consigliata dai tecnici Apple e merita di essere provata se macOS Catalina non funziona come dovrebbe relativamente all’alimentazione e all’hardware. Se si soffre di uno dei seguenti problemi , il ripristino di SMC è particolarmente efficace:
Ecco come ripristinare il SMC:
Passaggio 1: spegnere completamente il computer, lasciandolo collegato solo all’alimentazione.
Passaggio 2: utilizzando la tastiera integrata, tenere premuti contemporaneamente i tasti Maiusc + Ctrl + Opzione + Pulsante di accensione per circa 10 secondi.
Passaggio 3: rilasciare tutti i tasti insieme e quindi premere il pulsante di accensione per avviare il computer.
Passaggio 4: il tempo di avvio dopo il ripristino dell’SMC sarà un po’ più lungo del normale, questo è normale.
Se il Mac non si accende o si blocca sulla barra di caricamento dopo l’aggiornamento a Catalina, si possono provare i seguenti passaggi.
Passaggio 1: riavviare il Mac e tenere immediatamente premuto Command + R per avviare in modalità di ripristino.
Passaggio 2: rilasciare questi tasti quando viene visualizzata la barra di caricamento.
Passaggio 3: Seleziona quindi Utility Disco dal menu Utilità macOS.
Passaggio 4: selezionare il disco di avvio o il volume macOS nella barra laterale sinistra di Utility Disco.
Passaggio 5: fare clic su S.o.s. in alto e fare clic su Esegui per riparare questo disco.
Passaggio 3: Al termine, fare clic su Fine e riavviare il Mac come al solito.
Soluzione estrema, utile per chi non sia soddisfatto delle prestazioni di Catalina e voglia ritornare al sistema preinstallato sul proprio Mac.
Passaggio 1: spegnere completamente il computer.
assaggio 2: riavviare il Mac in modalità di ripristino tramite la pressione dei tasti Command + R subito dopo aver premuto il tasto di accensione. Qualora il mac non voglia saperne di avviarsi in modalità di ripristino, è possibile provare con la modalità Recovery su Internet: basta tenere premuto Opzione + Comando + R o Maiusc + Opzione + Comando + R all’avvio. Verrà scaricata un’immagine temporanea di macOS dai server Apple, quindi bisogna assicurarsi che il Mac sia connesso a Internet.
Passaggio 3: rilasciare le combinazioni di tasti quando viene visualizzato il menu Utilità macOS.
Passaggio 4: scegliere Utility Disco e fai clic su Continua .
Passaggio 5: scegliere il disco di avvio (generalmente etichettato Macintosh HD) e fare clic su Cancella .
Passaggio 6: formattare come APFS e fare clic su Cancella .
Passaggio 7: tornare al menu Utilità macOS e scegliere Reinstalla macOS .
Passaggio 8: fare clic su Continua, quindi accettare i termini e le condizioni. Al termine, il Mac si riavvierà e tornerà a macOS Mojave.
Ora che Catalina sarà installato su milioni di Mac, sicuramente emergeranno nuovi problemi. Segnalateci nei commenti quelli che vi hanno riguardato, se esiste una soluzione aggiorneremo la guida.