Le aziende informatica mb si riferiscono all' informatica aziendale per cui si intende quella branca dell'informatica che si lega direttamente ai processi produttivi o gestionali di un'azienda o impresa nel mondo ICT. Tale ambito produttivo partecipa di due filoni: da una parte lo sviluppo software con tecniche dell'ingegneria del software all'interno del ciclo di vita dei programmi ovvero la fasi di progettazione e realizzazione (programmazione) del software stesso...
La consulenza informatica bergamo è una branca dell informatica operante nell ambito della consulenza, tipicamente alle aziende. Il settore della consulenza informatica bergamo consiste nella prestazione professionale relativa all'informatica aziendale. Il consulente it eroga consigli a uno studio professionale o a una corporation su come utilizzare al meglio le tecnologie dell'informazione (ICT) al fine di raggiungere scopi o obiettivi aziendali predefiniti...
Assistenza Informatica Milano Mb
Assistenza informatica milano mb offre servizi di help desk che è un servizio destinato a fornire supporto, all'utente o al cliente, relativamente a prodotti o servizi informatici ed elettronici. Scopo dell'Help desk informatico è di risolvere problemi o fornire indicazioni su prodotti come computer, apparecchiature elettroniche o software...
Le aziende informatica monza si riferiscono all' informatica aziendale per cui si intende quella branca dell'informatica che si lega direttamente ai processi produttivi o gestionali di un'azienda o impresa nel mondo ICT. Tale ambito produttivo partecipa di due filoni: da una parte lo sviluppo software con tecniche dell'ingegneria del software all'interno del ciclo di vita dei programmi ovvero la fasi di progettazione e realizzazione (programmazione) del software stesso, dall'altra la cosiddetta infrastrutturale-sistemistica ovvero relativa all'installazione...
Assistenza informatica bg offre servizi di help desk che è un servizio destinato a fornire supporto, all'utente o al cliente, relativamente a prodotti o servizi informatici ed elettronici. Scopo dell'Help desk informatico è di risolvere problemi o fornire indicazioni su prodotti come computer, apparecchiature elettroniche o software...
Assistenza informatica bergamo offre servizi di help desk che è un servizio destinato a fornire supporto, all'utente o al cliente, relativamente a prodotti o servizi informatici ed elettronici. Scopo dell'Help desk informatico è di risolvere problemi o fornire indicazioni su prodotti...
Le aziende di informatica si riferiscono all' informatica aziendale per cui si intende quella branca dell'informatica che si lega direttamente ai processi produttivi o gestionali di un'azienda o impresa nel mondo ICT. Tale ambito produttivo partecipa di due filoni: da una parte lo sviluppo software con tecniche dell'ingegneria del software all'interno del ciclo di vita dei programmi ovvero la fasi di progettazione e realizzazione (programmazione) del software stesso, dall'altra la cosiddetta infrastrutturale-sistemistica...
La consulenza IT è una branca dell informatica operante nell ambito della consulenza, tipicamente alle aziende. Il settore della consulenza it consiste nella prestazione professionale relativa all'informatica aziendale. Il consulente it eroga consigli a uno studio professionale o a una corporation su come utilizzare al meglio le tecnologie dell'informazione (ICT) al fine di raggiungere scopi o obiettivi aziendali predefiniti. Oltre alla consulenza il professionista IT, puo progettare o implementare oltre ad amministrare...
Il consulente Informatico è un professionista che opera nel ramo o settore della consulenza informatica che consiste nella prestazione professionale relativa all'informatica aziendale. Il consulente informatico fornisce consigli a un'impresa su come utilizzare al meglio le tecnologie dell'informazione (ICT) al fine di raggiungere determinati scopi o obiettivi aziendali. Oltre alla mera consulenza il professionista, il più delle volte, progetta, implementa e amministra il sistema informatico (sistemista) oppure si adopera...
Xion Informatica in qualità di società operante nell'ambito della sicurezza Informatica mb offre a tutte le aziende del territorio servizi proattivi ed attivi per rispondere al meglio alle esigenze di sicurezza IT.
La sicurezza informatica (dall'inglese information security) è l'insieme dei mezzi e delle tecnologie utili alla protezione dei sistemi informatici in termini di disponibilità, confidenzialità e integrità dei beni o asset informatici...
Xion Informatica offre servizi di Sicurezza Informatica Milano, focalizzati principalmente sulla protezione dei sistemi informatici (computer, reti di telecomunicazione, smartphone, ecc.) e dell’informazione in formato digitale da attacchi interni e, soprattutto, esterni.
Occorre premettere che la di Sicurezza Informatica Milano ha una storia trentennale: il primo virus informatico della storia risale...
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New entry nel catalogo laptop del produttore taiwanese: quando mancano ormai pochi giorni all’evento Computex 2019 (in scena dal 28 maggio all’1 giugno), ecco annunciati in via ufficiale i nuovi Acer Swift 3 e Acer Nitro 5. Entrambi i modelli sono dotati di processori AMD Ryzen Mobile di seconda generazione, GPU Radeon Vega e basati sul sistema operativo Windows 10.
La gestione delle operazioni nel nuovo Swift 3 è delegata ai processori AMD Ryzen 3700U, come già scritto affiancati da GPU Radeon Vega (Radeon 540X opzionale). Il display ha una diagonale pari a 14 pollici, risoluzione Full HD e pannello IPS. Dal punto di vista del design, Acer ha scelto di impiegare l’alluminio nella realizzazione dello chassis, oltre a una cerniera che permette di aprire il dispositivo fino a 180 gradi. Il peso si attesta a 1,45 Kg, mentre lo spessore è di 17,95 mm. Sarà in vendita a partire dal mese di agosto al prezzo di 649 euro per la configurazione base.
Come scritto in apertura, è stato annunciata anche l’evoluzione del modello Nitro 5 che strizza l’occhio agli amanti del gaming. Sotto la scocca si nascondono la CPU AMD Ryzen 7 3750H di seconda generazione e il chip grafico Radeon RX 560X. Il display copre l’80% della superficie frontale, ha una diagonale pari a 15,6 pollici con pannello IPS, risoluzione Full HD e frequenza di aggiornamento che arriva a 144 Hz. Per quanto concerne la connettività è possibile contare su WiFi 5 e 2×2 MU-MIMO. Non mancano poi porte le HDMI 2.0 e USB Type-C 3.1. La dissipazione del calore è affidata a due ventole con tecnologia CoolBost e a una doppia griglia.
Lato software, il sistema proprietario Network Optimizer si occupa di ottimizzare il flusso dati così da garantire un’esperienza multiplayer online all’altezza delle aspettative. Arriverà sul mercato nel mese di luglio con prezzi a partire da 799 euro per la versione con schermo Full HD IPS.
Per entrambi i modelli non sono ancora state ufficializzate informazioni riguardanti RAM, storage, batteria e altri dettagli della scheda tecnica. Occhi puntati sul Computex 2019 dei prossimi giorni per saperne di più.
Conoscere le leggi di sicurezza informatica è importante per completare il percorso di raggiungimento e mantenimento della conformità normativa in tema di protezione delle informazioni e dei dati personali, anche alla luce del GDPR. Ecco una breve guida per districarsi tra leggi nazionali e regolamenti europei
importante che gli imprenditori conoscano bene le leggi di sicurezza informatica soprattutto in un momento storico in cui, a differenza del passato, l’utilizzo di Internet è presente in molte attività aziendali.
Alcune imprese operano interamente online, ma anche tutte le altre in qualche modo ricorrono ad Internet nei vari cicli produttivi, che si tratti di operazioni di marketing o semplicemente della gestione di un registro clienti.
Se i leader aziendali non tengono conto delle leggi di sicurezza informatica relative alle loro attività produttive, potrebbero essere sottoposti a pesanti ammende. Senza dire che anche il raggiungimento e il mantenimento della conformità normativa sono attività che potrebbero comportare costi elevati.
Pensiamo, ad esempio, a quanto può essere oneroso, per un’azienda, l’adeguamento al Regolamento europeo per la protezione dati 679/2016 (GDPR) e l’adozione delle misure tecniche ed organizzative idonee al fine di assicurare, ed essere poi in grado di dimostrare, che il trattamento dei dati personali è realizzato in modo conforme alla disciplina dettata dal Regolamento stesso.
Senza dire che il GDPR ha notevole impatto anche sulle aziende con sede fuori dall’Unione Europea ma che comunque trattano dati personali di cittadini europei; con importanti risvolti anche per ciò che concerne la conoscenza delle leggi di sicurezza informatica.
La consapevolezza, dunque, è il primo passo per evitare problemi di qualunque genere.
Nel seguito dell’articolo analizzeremo le leggi e i regolamenti che impattano sull’ambito della sicurezza informatica e che è quindi necessario conoscere.
Un nuovo standard di sicurezza, intesa sia come Safety che Security, per i dispositivi e i sistemi IoT. A inizio 2019, ISO – International Organization for Standardization, l’organizzazione internazionale per le normative dei settori industriali, ha emesso infatti un documento ISO/TR Technical Report denominato “ISO/TR 22100-4:2018, Safety of Machinery – Relationship with ISO 12100 – Part 4: Guidance to machinery manufacturers for consideration of related IT-security (cyber security) aspects”.
Il documento è stato discusso e sviluppato dal comitato tecnico sulla standardizzazione di ISO/TC199. Per la prima volta ISO ha inteso mettere nero su bianco che la sicurezza informatica non si applica solo ai dati, e riguarda anche alla Safety, ovvero a tutto ciò di reale che entra in contatto col mondo virtuale, compresi quindi i macchinari industriali. Per la sicurezza di un macchinario intelligente sono richieste tecnologie intelligenti.
I dispositivi intelligenti sono esposti a minaccia di incidenti ed attacchi informatici, e non solo Internet of Things (IoT) in generale, ma anche i sistemi apparentemente isolati.
È ovvio che le vulnerabilità IT, ovvero nei confronti di attacchi/incidenti informatici, dipendono molto dal fatto se il macchinario possa essere connesso a sistemi IT esterni e quanto spesso possa avvenire. Ecco allora alcune domande da porsi per aiutare a limitare minacce e vulnerabilità IT. Ci chiediamo se il macchinario deve essere connesso e deve restare connesso sempre? Se ne viene monitorata la connessione? (ad esempio, si utilizza VPN, virtual private network) se la connessione è configurabile? (ad esempio, ristretta solo a persone autorizzate), se la connessione può essere read only? (senza la possibilità di inviare variazioni o comandi).
Ne consegue che un macchinario senza interfacce dirette o indirette a sistemi IT esterni, possa essere considerato non vulnerabile ad attacchi/incidenti di IT cyber security. Sono però noti alcuni incidenti accaduti che possono mettere in dubbio questa affermazione.
Passi essenziali per la sicurezza IT durante tutto il ciclo di vita del macchinario Come abbiamo detto, minacce e vulnerabilità IT richiedono la cooperazione e coordinazione tra fornitore dei componenti, produttore del macchinario, system integrator ed utilizzatore finale.
Ognuno ha un ruolo per prevenire attacchi/incidenti IT, durante tutte le fasi del ciclo di vita del macchinario e non si possono passare ad altri le proprie responsabilità e non si può addossare ad uno solo la responsabilità globale per la IT cyber security come d’altronde nessuno degli attori conosce tutte le informazioni disponibili per adeguata protezione IT del macchinario.
Ecco i cinque passi essenziali che produttore e integratore devono applicare per migliorare security e resilienza del macchinario.
Le minacce di sicurezza informatica rilevanti per la Safety dei macchinari sono soggette a molti cambiamenti dinamici durante l’intero ciclo di vita di una macchina (target mobile). Lo stesso vale per le contromisure idonee / richieste. D’altronde l’attenzione del produttore del macchinario si concentra nella fase di sviluppo e progettazione fino a quando la macchina viene immessa sul mercato per la prima volta. Con riferimento a questo punto nel tempo, la ISO / TR 22100-4 contiene raccomandazioni concrete per il costruttore del macchinario.
Nel selezionare componenti adeguati (sia hardware che software); le componenti relative alla Security che potrebbero essere potenzialmente gli obiettivi per gli attacchi/incidenti cyber dovrebbero avere un livello di sicurezza IT allo stato dell’arte, al fine di ridurre al minimo la vulnerabilità agli attacchi/incidenti cyber, valutare strumenti per controllo accessi, integrità del software, integrità dei dati, aggiornamenti del software, comunicazioni criptate.
Nello Sviluppare / progettare l’intera macchina; conformità ai principi / alle misure di base volte a ridurre al minimo la vulnerabilità agli attacchi/incidenti cyber; prevedere una modalità di emergenza (trasferimento del macchinario in uno stato operativo sicuro nel caso in cui le funzioni di sicurezza critiche del macchinario siano limitate o rese inefficaci da un attacco/incidente cyber), attrezzare la macchina con dispositivi per un’adeguata protezione delle connessioni.
Nello stilare le istruzioni operative (manuali per l’utilizzo); informazioni per l’operatore del macchinario dovranno contenere indicazioni su possibili rischi basati su potenziali minacce alla sicurezza informatica legate alla Safety del macchinario, gestione delle connessioni locali e remote, accessi al sistema, manutenzione in locale e da remoto, aggiornamenti del software, come agire in caso di problemi di cyber security IT, messa in stand-by, ripartenze.
La criptovaluta di Facebook si farà. È quanto riporta oggi BBC, citando fonti rimaste anonime, ma ritenute a conoscenza del progetto. Vanno dunque rafforzandosi le ipotesi già formulate negli ultimi mesi in merito all’iniziativa fino ad oggi identificata come Project Libra. Il debutto di GlobalCoin, questo il nome al momento utilizzato internamente dal gruppo di Menlo Park, potrebbe avvenire già entro il primo trimestre del prossimo anno, in una dozzina di paesi, tra i quali dovrebbe figurare l’India. Al via già nel 2018 una fase di test a porte chiuse.
L’indiscrezione parla di contatti avvenuti tra i vertici del social network (compreso il numero uno Mark Zuckerberg) e realtà come Bank of England e Western Union. Già in fase avanzata anche le discussioni con il Dipartimento del Tesoro statunitense al fine di rassicurare per quanto concerne gestione delle informazioni legate al trasferimento di denaro e possibili abusi, in primis quelli riguardanti riciclaggio e finanziamento di attività illegali. Per il momento dai diretti interessati non giungono conferme né smentite. Le prime informazioni ufficiali dovrebbero arrivare entro l’estate.
Pressoché assenti i dettagli sul tipo di blockchain che verrà impiegata, così come sulla possibilità che anziché essere soggetta a fluttuazione continua del valore come Bitcoin si tratti di una stablecoin, una crypto con valore ancorata a quello di una moneta ufficiale come dollaro, euro o yen. Questo potrebbe facilitare l’avvicinamento degli utenti al sistema, garantendo loro la certezza di non veder il proprio capitale compromesso da un momento all’altro per via di operazioni speculative o dinamiche al di fuori del loro controllo.
Non è da escludere che il raggio d’azione di GlobalCoin possa arrivare fin da subito a interessare anche Instagram e WhatsApp, gli altri due servizi del gruppo Facebook, offrendo agli iscritti un metodo rapido per trasferire denaro ad altri account oppure per acquistare prodotti senza lasciare la piattaforma. Pare sia in cantiere anche un programma di affiliazione con store online e siti e-commerce in modo da spingere i venditori a integrare l’impiego della criprovaluta, offrendo loro tariffe vantaggiose.
L’iniziativa potrebbe nascere sulla base dell’esperienza acquisita in passato con il progetto FB Credits, lanciato ormai quasi un decennio fa e sopravvissuto solo un paio di stagioni. In quel caso la valuta era destinata esclusivamente agli acquisti in-app (soprattutto all’interno dei giochi) e sul social. Le ambizioni di Libra/GlobalCoin sono ben altre: arrivare a mettere nelle mani dei 2,7 miliardi di utenti iscritti alla piattaforma un metodo di pagamento e invio denaro completamente inedito.
Non è da escludere che il raggio d’azione di GlobalCoin possa arrivare fin da subito a interessare anche Instagram e WhatsApp, gli altri due servizi del gruppo Facebook, offrendo agli iscritti un metodo rapido per trasferire denaro ad altri account oppure per acquistare prodotti senza lasciare la piattaforma. Pare sia in cantiere anche un programma di affiliazione con store online e siti e-commerce in modo da spingere i venditori a integrare l’impiego della criprovaluta, offrendo loro tariffe vantaggiose.
L’iniziativa potrebbe nascere sulla base dell’esperienza acquisita in passato con il progetto FB Credits, lanciato ormai quasi un decennio fa e sopravvissuto solo un paio di stagioni. In quel caso la valuta era destinata esclusivamente agli acquisti in-app (soprattutto all’interno dei giochi) e sul social. Le ambizioni di Libra/GlobalCoin sono ben altre: arrivare a mettere nelle mani dei 2,7 miliardi di utenti iscritti alla piattaforma un metodo di pagamento e invio denaro completamente inedito.
BlueKeep è il nome della vulnerabilità (CVE-2019-0708) resa nota nelle scorse settimane dal gruppo di Redmond che colpisce chi ancora è fermo a una versione di Windows non più supportata in via ufficiale da update e patch di sicurezza. Una falla che, potenzialmente, può consentire a un malintenzionato l’esecuzione di codice remoto sul computer della malcapitata vittima, tramite Remote Desktop Protocol.
Quasi un milione di PC a rischio tra quelli connessi a Internet, secondo gli ultimi report, mentre le prime stime parlavano di oltre sette milioni. I cracker sono già all’opera per scovarli e metterli in ginocchio, come si può vedere dal tweet allegato di seguito, condiviso da Bad Packets. Già individuati tentativi di attacco a realtà industriali come Siemens Healthineers La criticità colpisce Windows Remote Desktop Services ed è stata definita dai ricercatori come wormable ovvero capace di diffondersi contagiando altri sistemi con modalità simili a quanto fatto un paio di anni fa dai ransomware WannaCry e NotPetya.
Dal sito ufficiale Microsoft è possibile scaricare gli aggiornamenti destinati alle versioni della piattaforma non più supportate: Windows XP SP3 x86, Windows XP Professional x64 Edition SP2, Windows XP Embedded SP3 x86, Windows Server 2003 SP2 x86, Windows Server 2003 x64 Edition SP2, Windows Server 2003 R2 SP2, Windows Server 2003 R2 x64 Edition SP2, Windows Vista SP2 e Windows Vista x64 Edition SP2. Per le altre edizioni la vulnerabilità è stata corretta con l’arrivo del Patch Tuesday di maggio.
Considerando il potenziale impatto per i clienti e le loro attività abbiamo deciso di rendere disponibili gli aggiornamenti di sicurezza per le piattaforme non più supportate. Raccomandiamo a chi esegue uno di questi sistemi operativi di scaricare e installare l’update il prima possibile.
Su Windows 7 e Windows Server 2008 è possibile mettersi al sicuro attivando Network Level Authentication e impedendo la comunicazione sulla porta TCP 3389. Se non necessario per lo svolgimento dell’attività, anche la disattivazione di Remote Desktop Services può aiutare.
Lenovo ha reso noti i risultati finanziari relativi all’anno fiscale 2018/19: il gruppo parla di fatturato record con i ricavi che toccano il massimo storico (51 miliardi di dollari) e una crescita anno-su-anno del 12,5%. L’utile netto ante imposte si attesta a 856 milioni di dollari, facendo segnare un +459% rispetto ai dodici mesi precedenti. Segno positivo anche per quello netto (597 milioni di dollari).
È la prima volta dalle acquisizioni di x86 e Motorola (entrambe risalenti al 2014) che viene registrato un aumento di ricavi e utili in tutte le unità business del gruppo. Lenovo parla di una gestione operativa migliorata e dell’influenza positiva di quella che viene definita Intelligent Transformation: l’impiego delle tecnologie legate a intelligenza artificiale, cloud e Big Data all’interno di prodotti e servizi, sia destinati al mondo enterprise sia al mercato consumer, in grado di offrire un reale valore aggiunto e un concreto vantaggio competitivo. Il numero uno Yuanqing Yang ha sintetizzato il concetto come “il potenziale infinito della Quarta Rivoluzione Industriale”.
Sulla base dei risultati, il management afferma di aver costruito solide fondamenta per la crescita futura. Maggiori informazioni sono consultabili nel comunicato ufficiale del gruppo. Questo il commento del Presidente e CEO.
Le solide performance finanziarie di Lenovo sono il risultato della perfetta esecuzione della nostra strategia di trasformazione. In un momento di grandi cambiamenti globali economici, sociali e ambientali continuiamo a concentrarci su come “trasformiamo intelligentemente” noi stessi e facciamo in modo che i nostri numerosi clienti in tutto il mondo facciano lo stesso. Sono orgoglioso dei nostri ottimi risultati e fiducioso del raggiungimento di nuove vette in futuro.
Riferendoci al documento condiviso da Lenovo, sono queste le business unit che hanno beneficiato del trend positivo: Intelligent Devices Group (IDG), PC e Smart Devices (PCSD), Mobile Business Group (MBG) e Data Center Group (DCG). Focalizzando in particolare l’attenzione sul segmento PC, il gruppo detiene oltre il 23% di market share a livello globale. Di recente, oltre ai dispositivi annunciati in occasione dell’evento Accelerate 2019, l’azienda ha presentato un laptop pieghevole.
Basato su Windows 10, è il primo del suo genere. Arriverà sul mercato entro il prossimo anno come parte della linea ThinkPad X1. Un nuovo form factor, già capace di raccogliere feedback positivi da chi ha avuto modo di metterci le mani in anteprima.
Si avvicina il debutto di Stadia previsto entro la fine dell’anno, anche in Europa. Google è al lavoro per far sì che la propria piattaforma di cloud gaming possa offrire fin dal day one un’esperienza all’altezza delle aspettative. A tal proposito, oggi si parla di un investimento da 600 milioni di euro dedicato alla realizzazione di un nuovo data center nella città di Hamina, nel sud della Finlandia e non troppo lontano dal confine russo.
Sebbene non sia certo che la struttura verrà destinata ad erogare il servizio di gaming nel vecchio continente, considerando la tempistica è piuttosto probabile. I suoi server potrebbero dunque occuparsi dell’elaborazione del segnale audio-video da inviare in tempo reale ai dispositivi dei giocatori. A riportare la notizia è Reuters, che ricorda come il gruppo di Mountain View già disponga di un altro data center ad Hamina, realizzato recuperando una cartiera ormai in disuso, acquisita dalla società Stora Enso nel 2009 con un investimento quantificato in 800 milioni di euro.
Si tratta di uno dei più efficienti dal punto di vista energetico tra quelli gestiti da bigG a livello globale, con un impianto per dissipare il calore che impiega l’acqua proveniente dal Golfo di Finlandia, restituendola poi alla fonte senza alcuna alterazione. Questa la dichiarazione di Antti Jarvinen, numero uno di Google per il paese nordico, in merito alla nuova struttura.
La richiesta per i servizi Google cresce di giorno in giorno e stiamo realizzando una nuova infrastruttura data center per soddisfarla.
Oltre a quelli già citati per quanto riguarda la Finlandia, gli altri data center europei di Google sono situati in Olanda, in Irlanda e in Belgio. Uno è in fase di realizzazione e diverrà operativo entro il 2021 nella città danese di Fredericia. Non è da escludere che con l’arrivo di Stadia ne sorgeranno altri a breve. Secondo Phil Harrison, numero uno del team al lavoro sul progetto, basteranno 20-25 Mbps per giocare ai titoli proposti dal catalogo della piattaforma.
Come annunciato dalla stessa azienda, in occasione dell’I/O 2019, Google sta lavorando per introdurre il supporto nativo alla modalità desktop in Android Q. Questo non significa semplicemente proiettare lo schermo dello smartphone su un PC desktop: la vera sfida è riuscire a garantire che le app continuino a comportarsi correttamente anche se visualizzate in finestre ridimensionate e adattate allo specifico supporto.
Finora la modalità desktop con Android era possibile solo grazie alle interfacce personalizzate di produttori come Samsung e Huawei. Ora, con Android Q, Google sta finalmente aggiungendo il supporto standardizzato e, a quanto pare, è già in sperimentazione il primo launcher desktop di terze parti che sfrutta questa possibilità.
A renderlo noto è il suo sviluppatore, Daniel Blandford, il quale ha pubblicato un video su YouTube che mostra come funziona l’abilitazione della modalità desktop integrata nativamente in Android Q mediante launcher di terze parti.
Sull’interfaccia desktop è visibile una barra delle applicazioni che mostra un menu di avvio con tutte le app installate sul telefono, collegamenti alle app preferite e notifiche, livello della batteria, connettività, volume, data e ora. Il launcher mostrato nel video supporta anche widget e scorciatoie alle app sul desktop con il supporto per mouse, tastiera e tecnologia touch, se lo schermo la supporta.
Lo sviluppatore sottolinea che il launcher può essere tematizzato, proprio come qualsiasi altro launcher Android personalizzabile, sfruttando le API messe a disposizione da parte di Google, ma spiega anche che si tratta di un’anteprima in via di sviluppo. Ad esempio, per il momento, non è ancora possibile visualizzare le app in esecuzione sulla “barra delle applicazioni”. Ci sono poi altre funzionalità importanti da sviluppare ancora, ad esempio il comportamento del sistema quando si clicca con il tasto destro del mouse sull’icona di una app. Si tratta in ogni caso di un buon punto di partenza.
Intel è finalmente pronta per compiere il grande salto verso i 10 nm. Solo poche settimane dopo aver presentato le CPU di nona generazione destinate alla serie H, il chipmaker ha scelto il Computex 2019 in corso a Taipei per parlare della famiglia di processori Ice Lake. L’incremento in termini di performance (Instructions per Clock) che accompagnerà l’esordio della decima generazione sarà pari al 15-18%.
Basati sull’architettura Sunny Cove, arriveranno in un primo momento sul mercato sotto forma di unità Core i3, Core i5 e Core i7 destinate al segmento laptop e notebook, con versioni caratterizzate da TDP pari a 9 W, 15 W e 28 W, integrando un massimo di quattro core (otto thread) e con frequenza fino a 4,10 GHz in Turbo Boost. Tra le novità si segnala la presenza del controller Thunderbolt 3 integrato per la gestione contemporanea di quattro porte con velocità di trasferimento dati che toccano i 40 Gbps e il supporto a WiFi 6 per la connettività wireless.
In sede di presentazione si è parlato anche della tecnologia Deep Learning Boost per le applicazioni di intelligenza artificiale e della componente grafica Intel Iris Plus con supporto al formato 4K HDR, utile sia per il gaming sia nell’elaborazione dei contenuti. La fornitura delle CPU ai partner OEM è già stata avviata e i primi dispositivi con processori Ice Lake dovrebbero esordire entro l’anno.
Intel è tornata a parlare anche di Project Athena, iniziativa già protagonista di alcuni annunci in passato. L’ambizione è quella di definire una serie di requisiti da soddisfare affinché gli utenti possano beneficiare di un’esperienza ottimizzata in mobilità: i primi riguardano una reattività costante della batteria, un’autonomia pari ad almeno 16 ore in modalità di riproduzione video (locale) con una sola ricarica e la riattivazione del sistema dallo standby in meno di un secondo. Hanno già aderito tra gli altri Acer, Dell, HP e Lenovo.
La Specifica Target 1.0 annunciata al Computex introduce dunque i requisiti che i produttori saranno chiamati a rispettare. La prima ondata di laptop legati a Project Athena è attesa nella seconda metà dell’anno.
Un’altra novità da Taipei riguarda il processore Intel Core i9-9900KS in edizione speciale, ottimizzato in modo da arrivare a offrire una frequenza Turbo da 5 GHz su tutti i core. Ne beneficeranno i gamer su desktop così come i creatori di contenuti. L’arrivo è previsto entro la fine del 2019 ad un prezzo non ancora confermato.